Il progetto nasce dalla mia esperienza di ritrattista e dai cambiamenti che ci sono stati nella nostra di vita di tutti i giorni. In particolare io ho iniziato a fare fotografia proprio perché sono sempre stato colpito dai volti dele persone che incontravo per strada. Negli ultimi anni invece ho scoperto di non fare più foto di ritratto e mi sono interrogato sul motivo. La spiegazione mi è apparsa chiara durante una passeggiata in centro. Un po’ di anni fa venivo attratto dai volti e soprattutto dagli occhi delle persone che, nell’incontrarmi, mi scambiavano uno sguardo e mi trasmettevano un’emozione. Mi sono chiesto: “perché non mi succede più?” La spiegazione è che le persone che incontri hanno in gran parte il viso chino e gli occhi bassi per guardare messaggi o immagini sul proprio telefono. Quindi mi sono detto: se devo rappresentare i volti delle persone in una luce attuale, essi saranno rivolti verso il basso e illuminati dalla luce dello schermo di un telefono cellulare. Ecco: così è nato Risveglio. I soggetti ritratti sono illuminati dalla luce dello schermo del cellulare che tengono in mano e, nelle prime immagini hanno gli occhi rivolti verso il basso. Nello scorrere delle immagini però qualcosa cambia. Qualcuno inizia a risvegliarsi dal torpore mediatico e, alla fine mi guarda negli occhi ed io riesco a fare un ritratto come facevo un tempo. Illusione?...